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Lasco, Jan). Riformatore polacco. Nipote dell'arcivescovo Jan il
Vecchio, da giovane coltivò gli studi umanistici. Durante i suoi viaggi
conobbe e divenne amico di Erasmo. A Parigi incontrò molti dei futuri
capi della Riforma. Sacerdote nel 1521, nel 1530 ebbe dal re d'Ungheria,
Giovanni Sigismondo Zàpolya, il vescovato di Veszprem: tale nomina non fu
però confermata dal papa. Crescevano frattanto i sospetti sulla sua
ortodossia; nel 1544, in patria, giurò ancora adesione al cattolicesimo,
ma ben presto se ne allontanò definitivamente e organizzò ad Emden
la comunità riformata in base a principi umanistico-calvinistici. Il
primate della Chiesa inglese, l'arcivescovo Cranmer, chiamò
L. in
Inghilterra (1550). Qui
L. si dedicò particolarmente a quella
colonia di protestanti esuli in seguito all'
interim di Augusta del 1548,
nota sotto il nome di
Ecclesia peregrinorum. Nel 1553
L.
lasciò l'Inghilterra; nel 1556 fu accolto dal re Sigismondo Augusto in
Polonia, perché l'appoggiasse nei tentativi di riunire le Chiese
protestanti polacche. Gli ultimi suoi sforzi furono appunto dedicati a cercar di
riunire in una sola confessione calvinisti, luterani e fratelli moravi (Lask,
Polonia orientale 1499 - Pínczów 1560).